Lucy Kruger, sudafricana trapiantata a Berlino. L’understatement che connota la produzione e i canali di diffusione di “Sleeping Tapes For Some Girls” trovano perfetta corrispondenza nel suo contenuto di dieci ballate dalle sfumature seppiate, fortemente caratterizzate dal timbro vocale suadente ed evocativo di Lucy e da scarne strutture acustiche, immerse in atmosfere di ovattato intimismo, costellate da risonanze magnetiche ma anche a tratti scandite da cadenze tenebrose.In bilico tra melodie sognanti e una latente inquietudine di fondo, le canzoni rivelano una matrice folk di fondo, sviluppata con lentezza aggraziata ed eterea, che a tratti può suscitare il paragone con la recente evoluzione da autrice di Sara Forslund. Le nenie acustiche e i dilatati graffi elettrici di “Sleeping Tapes For Some Girls” delineano tuttavia in maniera limpida la personalità di Lucy Kruger.