Nel 1782 Anna Göldi viene condannata, torturata e uccisa in quanto strega. Sarà l’ultima di una lunga strage durata secoli, uno sterminio ad opera di folli sadici e bigotti convinti di fare la volontà di Dio; i 1782 prendono spunto da questo fatto macabro per creare il concept del loro debut album: una perfetta miscela di doom, metal e stoner che metterà a dura prova le casse dello stereo.
La track list lascia senza fiato; Night of Draculia è un inizio devastante e spiega come sarà l’ascolto: schiaffi con blocchetti di cemento armato. The spell sembra l’evoluzione naturale di Electric Funeral dei Black Sabbath. 1782 è una potentissima suite impreziosita dall’hammond di Nico Secchi. Fin qui la semplice narrazione dei fatti. Ma l’album dei 1782 ha qualcosa in più, Marco Nieddu e Gabriele Fancellu non hanno semplicemente imparato la lezione dei capostipiti del genere, hanno invece scavato in profondità, alla ricerca delle storie, delle atmosfere e delle sonorità, per trovare una loro via naturale.