BeMyDelay. Arrivata al suo terzo album, dopo "To The Other Side"(2011) e "Hazy Lights" (2013), anche per questo ultimo "Bloom Into The Night" elegge a etichetta di rappresentanza Boring Machines. Si tratta di otto tracce ben strutturate rispetto alle tonalità rarefatte e volutamente sfibrate e sfilacciate di "Hazy Lights". Arrangiamenti e voce sono sofisticati, della sua consueta raffinatezza ma perfettamente caratterizzati e cesellati. Stupisce questa meravigliosa artista nella sua capacità di narratrice delle pieghe intimistiche dell'anima. Sa colpire e sa emozionare sia che si muova su un folk blues che sa di primitivo e di arcano o che diventi minimale e diluito. Qui invece prevale la forza evidenziatrice della voce che si inerpica in inedite e ineguagliabili esplorazioni emotive. Sembra una salmodia declamata da una poetessa ermetica il cui simbolismo si ravvisa nelle sfumature delle tonalità, nei sussurri e nelle vibrazioni più che nelle parole dei testi. La sua chitarra è un inciso e gli arrangiamenti enfatizzano un'idiomaticità gestuale, quasi onomatopeica.