Con un titolo, tratto da Party, che si rifà ai trick cognitivi che spesso attuiamo per auto-sabotarci o metterci in salvo, Stereo Mind Game è a suo modo figlio di questi tempi a dir poco turbolenti, registrato tra Devon, Bristol e Londra, in Inghilterra, così come tra San Diego, in California, e Vancouver, nello stato di Washington, assecondando i movimenti di Tonra, Igor Haefeli – entrambi a occuparsi della produzione del tutto – e Remi Aguilella. Inoltre, è un disco fatto più che mai di voci: oltre a quella cristallina di Tonra, in alcuni pezzi compare quella di Haefeli, oppure quelle di amici e familiari impresse via note vocali e segreterie telefoniche – in quest’ultimo caso, (Missed Calls) è un trip cyber-cameristico lungo campioni e corde classiche che ben calzerebbe agli interrogativi esistenziali dietro allo schermo di Olivier Assayas, si veda Personal Shopper, e Wish I Could Cross The Sea frantuma la distanze individuali e geografiche in un notturno pastiche noise ambient.