"Configuração Do Lamento" dei DEAFKIDS è una versione selvaggia, felice di giustapporre riff monolitici di drone con deviazioni poliritmiche frenetiche, la band cita i battiti sincopati dei tamburi africani come una grande influenza. È una mutazione gutturale e bruciata della psichedelia, quell'intento simile di friggere la percezione dell'ascoltatore, mentre è privo di qualsiasi cosa si avvicini alla malinconia terrena, di natura completamente fluida, senza prestare attenzione a qualsiasi aspettativa musicale diversa dalla logica interna dei creatori. Un bombardamento di percussioni rimbombanti si cela sotto implacabili percosse di chitarra, e tutta una serie di manomissioni elettroniche, effetti che in pratica riescono a confondere ulteriormente il procedimento. L'uso del termine psichedelico nel senso più ampio in assoluto è appropriato, poiché la band afferma che i "generi non di genere" sono la principale fonte di ispirazione, facendo riferimento a qualsiasi cosa, dal proprio background punk, fino al jazz spirituale, praticamente qualsiasi forma che consente all'artista di sperimentare gli estremi estremi dell'espressione musicale.
I DEAFKIDS brasiliani sono una di quelle band sostenute da una sorta di slancio mistico, un'incessante incessante la cui fonte risiede in una primavera vitale, ma sconosciuta. La loro musica è una gloriosa cacofonia, un misto di devastanti cataclismi Gnod e i suoni tradizionali del loro nativo Brasile e dell'America Latina; è una miscela brutale di hardcore punk, metal, rumore sperimentale e una vena ritmica pompante con le sue radici nella poliritmia africana e indiana.
LA TRANQUILLITA'
L'atto di avventurarsi lontano dalle restrizioni di genere non è affatto garantito per tirare fuori il meglio da una band hardcore, ma quando viene fuori può essere esilarante. Il secondo album del trio brasiliano DEAFKIDS è un bell'esempio di orizzonti espansi fatti bene.