“Max Weissenfeldt, nel suo ruolo di produttore dell'album ha avuto il merito di tirare fuori il meglio dal mio lavoro - ha affermato Tenor a proposito della produzione di Order of Nothingness - e penso che mi abbia fatto lavorare più rigorosamente di quanto faccio di solito, scegliendo anche canzoni che forse non avrei mai osato registrare, probabilmente è proprio per questo motivo che penso che questo lavoro abbia un suono unico”.
Una chiave di lettura, quella della scelta dei brani da parte di Weissenfeldt, che andava oltre lo studio di registrazione perché il musicista tedesco immaginava già come avrebbero "suonato" dal vivo facendo affidamento sull'inimitabile stile interpretativo di Tenor.
E anche Max Weissenfeldt entrerà nella partita schierandosi alle percussioni in questo tour dell'elfo scandinavo, affiancando alla ritmica la batteria del ghanese Ekow Alabi Savage (Ziggy Marley, Manu Dibango, Fela Kuti, Thirld World, Eek a Mouse, Vitamin X, Pat Thoms, Ebo Taylor, e con Tenor già in diverse occasioni importanti come nel progetto cofirmato Jimi Tenor/ Tony Allen "Inspiration Information Vol. 4" edito su Strut, e come anche nei tre album Jimi Tenor & Kabu Kabu o Cola & Jimmu insieme Nicole Willis).
Jimi Tenor in venti anni di carriera ha spaziato tra i generi pur mantenendo sempre una personalissima visione di ricerca e sperimentazione. Si va dagli esordi Techno-Future Jazz-Xperimental (Sähkömies, 1994), all'Elettronica dalle sfumature Pop (Intervision, 1997 e Organism, 1999), all’ossessione per il Soul (Out of nowhere, 2000), a quella per il Jazz di Sun Ra (Heliopause, 2000), fino all'esplorazione di un più futuristico Jazz-Funk combinato all'Afrobeat in compagnia di Tony Allen (Inspiration Information Vol. 4, 2009) o dei Kabu Kabu (Joystone, 2007, 4th dimension, 2009, The Mystery Of Aether, 2012), e ha pubblicato album su Warp, Kitty-Yo, Sähkö Recordings, Ubiquity, Kindred Spirits, Strut ed ora su Philophon Records.