The Silver Cord, al contrario, è un abbraccio pieno e deciso alle apparecchiature elettroniche e, di fatto, alla musica elettronica in quanto tale. Tutto è iniziato con un'antica batteria elettronica, acquistata d'impulso dal rhythm-master dei Gizz, Michael "Cavs" Cavanagh. La batteria Simmons è un'iconica reliquia del futurismo degli anni Ottanta, con i suoi drum-pad ottagonali immediatamente riconoscibili nei video musicali di quell'epoca. "La batteria Simmons è davvero fantastica", sorride Stu Mackenzie, cantante/chitarrista dei Gizzard. "Ha questo piccolo cervello 'elettronico' a cui si collegano tutti i drum-pad e, anche se i suoni che può produrre sono piuttosto rudimentali, abbiamo subito deciso che volevamo impegnarci a usarlo come suono di batteria per il prossimo disco. Abbiamo sistemato il kit Simmons di Cavs al centro della stanza e poi abbiamo trascinato in studio tutti i sintetizzatori che avevamo nello spazio per le prove o in giro per le nostre case, e abbiamo collegato tutto. È stato un caos. A dire il vero, è stato probabilmente il più bello che il nostro studio abbia mai visto".
Il gruppo ha affrontato la stesura di The Silver Cord con lo stesso impulso improvvisativo che ha guidato l'album gemello, l'epico thrash-metal PetroDragonic Apocalypse, e il precedente Ice, Death, Planets, Lungs, Mushrooms And Lava. Ogni giorno, i King Gizzard & The Lizard Wizard sono entrati in studio e hanno improvvisato queste canzoni, plasmandole a partire dai loro momenti di collaborazione e ispirazione. La differenza rispetto agli album precedenti, naturalmente, era l'attrezzatura che usavano e le influenze che onoravano. "Ci avviciniamo alla musica elettronica da un punto di vista amatoriale", riconosce Mackenzie. "Suono il sintetizzatore Juno come una chitarra, non so davvero come suonarlo. Ma volevo mettermi l’anima in pace per essere il gruppo rock che finge di saper usare i sintetizzatori modulari". "Siamo in acque inesplorate, siamo ancora più al largo, ma ci siamo buttati e siamo arrivati a un punto in cui eravamo davvero soddisfatti di ciò che è venuto fuori".