"Non aspettatevi che i Mary Chain diventino jazz" sottolinea Jim Reid. "La gente dovrebbe aspettarsi un disco dei Jesus and Mary Chain e questo è certamente ciò che è Glasgow Eyes. Il nostro approccio creativo è lo stesso di quello del 1984, basta venire in studio e vedere cosa succede. Siamo entrati con molte canzoni ed abbiamo lasciato che facessero il loro corso. Non ci sono regole, è una sorta di telepatia, siamo quegli strani gemelli che finiscono le frasi a vicenda".
'jamcod', il primo singolo pubblicato oggi, salda l'elettronica oscura con l'immenso suono della chitarra che può essere solo quello di William Reid, creando un classico dei Mary Chain, istantaneo ma radicale. Il brano, e l'intero album, sembrano un ritorno alle origini: dall'incendiario debutto di 'Psychocandy' in poi, i fratelli Reid sono diventati costantemente dei disadattati che hanno del bene senza compromessi.
Una carriera segnata da una musica intensa, a tratti oscura, ma al tempo stessa romantica nella quale il passato, il presente ed il futuro hanno sempre trovato grande affermazione. La loro musica è un contenitore in cui il tempo si fonde in un'alchimia sorprendente, lasciando sempre grande spazio alla sperimentazione.