Sono una navicella spaziale capace di trasportarci sul pianeta della psichedelia, del prog rock e delle contaminazioni jazz tipiche della memorabile scuola di Canterbury. L’omonimo disco d’esordio ha impressionato gli addetti ai lavori per la personalità e la modernità di cui i tre sono stati capaci nel ricreare le atmosfere lisergiche e progressive degli anni 60/70.
Ed è negli acquitrini maleodoranti del prog che navigano, non curanti dello sporco che resta addosso ai vestiti.
E chissenefrega, tanto lo sporco nel rock’n’roll diventa puro stile... I loro grandi templi non sono lontani dai pianeti Gong e Soft Machine: si stagliano nell’orizzonte di una Canterbury in fiamme, sotto lo sguardo benevolo di Robert Wyatt.
Nel 2015 il primo omonimo album “The Winstons”lascia il segno, nel 2016 il singolo “Golden Brown/Black Shopping Bag” strizza l'occhio a 45" degli Stranglers.
Ora il power trio, armato di forza e promulgatore di anarchia ancestrale, ha dato alle stampe un nuovo disco dal titolo “Smith”. Ospiti d’eccezione i grandi amici Nic Cester dei Jet, Mick Harvey dei Bad Seeds e a fianco di PJ Harvey, Richard Sinclair dei Caravan, Rodrigo D’Erasmo e Federico Pierantoni. Si sente il glam nelle ossa, si vedono i muri di cemento delle dittature culturali, si sente una sferzata di vento gelido rock’n’roll. S-M-I-T-H, che era poi l'angosciato protagonista di 1984 di George Orwell.