3 COLOURS RED "Pure" - Da almeno un anno a questa parte, tre sono i gruppi di maggior richiamo nel circuito britannico dei concerti: i Prodigy, innanzitutto, seguiti energicamente dai Placebo e dai 3 Colours Red. Questi ultimi pubblicano finalmente il loro ellepì di debutto, "Pure", che infligge una bella sferzata ai sensi del pubblico. E' un albo che fonde in modo esaltante i concetti di punk e di rock, e li mischia con una nuova efficacia anziché applicarli stancamente in ennesimo esercizio di riciclaggio. I 3 Colours Red suonano con grinta intensità ed un potente slancio espressivo che nei gig non si udivano dai tempi ormai remoti dei Ruts, il seminale gruppo rock scioltosi per la scomparsa del cantante Malcom Owen (nel luglio del 1980). A differenza dei Ruts nonostante "Hateslick" sia notevolmente rutsiano, grazie al ritmo nevrotico dominato dal basso ed alle affinità dei cori i 3 Colours Red si esprimono soltanto in idioma rock per sostanziare con trasporto taurino il proprio messaggio.". Un concentrato di rabbia, frustrazione e disillusione verso la società inglese che nega ogni opportunità agli individui provenienti dalla working Classe "Pure" è un disco essenzialmente critico nei confronti della discriminazione sociale vigente nella democrazia britannica, e denuncia il sistema di privilegi riservati alla ristretta cerchia composta dai membri della sua classe dominante. Il cantante Pete Vuckovic è cresciuto subendo questa situazione, e "Pure" deriva dai quattro anni che lui ha trascorso vivendo col sussidio di disoccupazione, scrivendo canzoni, mentre tutti gli consigliavano di rinunciare ai propri sogni e sottomettersi. Il brano "This Is My Hollywood" è la risposta, sua e del gruppo, a tali esortazioni. "Sunny in England" è...beh, il sole splende poco in Gran Bretagna, e specialmente sulle aspirazioni di chi non ha lavoro o denaro. Ma non fatevi intimorire dall'approccio esplicitamente politico dei 3 Colours Red, poiché non è retorico né ossessionante. In effetti il suo tipo di commento sociale è sostenuto da sviluppi musicali così travolgenti da potercisi immergere senza che le liriche rappresentino un impedimento. E’ musica molto forte, essenziale, costruita con chitarra/basso/batteria dal fluire sempre più veloce. "Nuclear Holiday" è un gran sunto di nerbo punk, "Sixty Mile Smile" è un inno al sorridente edonismo espresso dall'uso di tabacco 'illegale'; le gemme più veloci sono la title-track, "Nerve Gas", "Alright Ma", "Mental Blocks" e la maggior parte degli altri brani sino alla conclusiva "Amissed". "Copper Girl" è una strana canzone d'amore: è la storia di una donna-poliziotto molto sexy, e prende di mira l'attrazione che certi uomini provano per le donne in uniforme. Le fà seguito, più quieta, "Fit Boy + Faint Girl", a sua volta subito seguita dal turbine sonico-schizoide di "Halfway up the Downs", che è l'episodio più composito ed ambizioso nell'intero album. Queste 14 Canzoni per un tempo totale di 42 minuti, danno piena ragione a quanto affermato da Alan McGee, il manager dei 3 Colours Red: "I 3 Colours Red sono oggi il più eccitante gruppo inglese". Forse non cambieranno il mondo, ma certamente aggiungeranno nuove tonalità di rosso al suo arcobaleno sonoro.