Il trio A MORTE L’AMORE ha mosso i primi passi in Puglia nel 2014, in provincia di Taranto. La band è nata dall’incontro tra Giuseppe Damicis (chitarra/voce), Simone Prudenzano (batteria) e Mauro Capogrosso (basso).
La band cita e si rifà ad un immaginario influenzato dal cinema noir e di genere, che si spinge alla ricerca di interpretazioni sonore poco convenzionali passando da Mal e i Primitives, la prima Loredana Bertè, i compositori di colonne sonore cinematografiche degli anni ’70, il buon David Bowie e fino alle ultime scorribande glam-hard rock degli Eagles Of Death Metal.
Al suono “internazionale” degli A MORTE L’AMORE si contrappone la lingua italiana utilizzata in tutte le canzoni. I testi non si rifanno per forza ad esperienze personali dei tre membri della band, né tra gli obiettivi del gruppo c’è quello di catturare atmosfere quotidiane con ragionevole realismo; una voce dolce detta immagini violente, crude, ma soprattutto sensuali.
Basta ascoltare la carica proto punk e glam del primo singolo 'Giuditta' e del brano 'I Colpi' per rendersi conto del tiro impressionate degli 'A Morte l'Amore'.
I tre a Morte l'Amore hanno messo a punto una formula perfetta a base di avanguardia pop italiana e rock sudato britannico.
La produzione artistica del progetto è stata curata dal batterista Simone Prudenzano, già attivo dietro le pelli con i Thee Elephant, Matilde Davoli e Oh Petroleum.
Non lasciatevi sfuggire questa scheggia impazzita a nome A Morte L’Amore, una delle realtà più interessanti del panorama indipendente italiano.