Un apocalittico ed oscuro affresco in cui i titanici deliri di onnipotenza del Capitano Achab si giustappongono alle plumbee e catastrofiche tinte con cui Gericault intesse la sua “Zattera della Medusa”, mentre, nel profondo degli abissi, le insidie di “Ventimila leghe sotto i mari” si destano dal loro torpore millenario. La tempesta di post-sludge e post-doom, pesante ed inesorabile, è innalzata al cielo da una line-up il cui background attraversa le migliori produzioni degli ultimi anni, proponendosi da subito come una delle sorprese di questo 2008. Il progetto “A Storm Of Light” nasce dalla fervida e visionaria mente di Josh Graham (Red Sparowes, Battle Of Mice, Blood And Time e soprattutto visual artist dei Neurosis), che, dopo aver dato addio alle divagazioni storiografico-postrock dei Red Sparowes, si concede con tutto se stesso alle mastodontiche plettrate di questo “And We Wept The Black Ocean Within”; a render ancor più solenne il disco ci pensano le ritmiche di Vincent Signorelli, seminale metronomo di Swans ed Unsane. Quetsa le coordinate polari delle dieci oceaniche e manieristiche tracce che compongono il disco in questione. Un' opera prima in balia degli echi di Minsk, Buried At The Sea, Neurosis e Battle Of Mice in cui i colori delle mistiche ed esotiche immagini rievocano la tavolozza immaginifica con cui i Mastodon hanno dipinto il loro Leviathan. “And We Wept The Black Ocean Within” è un macigno, arrogante, nauseante ed oltranzista in cui è facile annegare senza trovar acuti degni dei nomi che vi girano intorno. Artwork sopra le righe e produzione pressoché perfetta. Un capolavoro mancato. www.astormoflight.com www.myspace.com/astormoflight