Il gruppo si forma nell'ottobre del 98' sulla scia della rinata musica etno-popolare salentina e da una forte passione per la musica. Il bacino è il “Salento”, da sempre terra di conquista e di transito, per secoli sottomessa alle invasioni dei tanti popoli del Mediterraneo e contaminata dalle loro culture. Alla ricerca di una identità, il gruppo incontra i ritmi tribali e ossessivi della vicina Africa e le suadenti melodie orientali, le chitarre arabeggianti, ma l'anima rock prevale e dà vita a quel rock mediterraneo un po' progressive di cui gli Abash possono forse ritenersi unici interpreti. Maurilio Gigante scrive il primo brano,"Salentu e Africa" e sarà il loro manifesto musicale. Nel maggio 2000 esce il loro primo CD "Salentu e Africa", prodotto dal gruppo dove finalmente il popolare e l'etnico trovano nuova linfa in una esplosiva miscela rock che specie nelle esibizioni live suscita l'interesse di quella critica pugliese meno distratta dal fenomeno "pizzica". Il secondo disco esce nel Luglio del 2004 ed è prodotto da Rai Trade, successo di vendite per gli Abash che con "Spine e malelingue" confermano l'indirizzo progressive della loro musica ma anche il sogno di un di Mediterraneo di pace e un Salento approdo di nuove speranze.A Giugno uscirà il terzo CD prodotto da “Il Manifesto”, con edizioni RAI TRADE. I testi dal dialetto all’italiano, all’ebraico parlano di vita vissuta, dei drammi di ogni giorno. Dal vivo tanta è l’energia sprigionata dal gruppo da far sentire l’ascoltatore parte integrante del concerto stesso, nota musicale in un trionfo di suoni. www.abash.it www.myspace.com/abashband