Gli Abiku sono cinque ventenni di Grosseto che hanno alle spalle una manciata di EP e un LP di debutto, Technicolor, che li ha fatti balzare agli onori delle cronache all’interno del sottobosco indipendente italiano. Partono dal cantautorato pop made in italy e ci uniscono jangle e shoegaze, post-punk e vaghi sentori retrò anni 60 con una naturalezza da grande band. Il 6 Ottobre è uscito il loro secondo album "La Vita Segreta" per Sherpa Records. “Il titolo ‘La Vita Segreta”, mi è venuto in mente tanto tempo fa quando non avevo in mano che poche canzoni allo stadio embrionale. Ho scritto il materiale per il disco inseguendo questo concetto. Il risultato è qualcosa di quasi diametralmente opposto rispetto al tipo di scrittura presente in ‘Technicolor’. Se sul nostro primo disco a farla da padrone sono canzoni scritte dal punto di vista di qualcun altro, in questo nuovo ho tentato di tirare fuori concetti e tematiche intime quasi al limite. Alcuni testi sono davvero personali. Ci sono tante canzoni che parlano di immigrazione/emigrazione (fughe dalla provincia e viaggi interplanetari), ricordi, sogni e allucinazioni paranoidee. Edoardo ha registrato e prodotto tutto il materiale e questo ci ha conferito il controllo completo sul suono. Sebbene nel disco coesistano tanti stili musicali siamo dell’idea che il risultato abbia una sua forte identità. Siamo molto soddisfatti.” (Giacomo Amaddii Barbagli)