ACARO Vol.1 è il disco d'esordio di ACARO, artista orobico dalle mille personalità.
8 brani diversi tra loro, ma un unico e variegato mondo.
La personalità accattivante, magnetica e straniante di ACARO - quello che in “Baby Goodbye” vuole tornare a star male perché non riesce a fare pace con una visione ordinaria della vita, che non vuole legami, e che sceglie la precarietà ed il disagio, perché è lì che dà il massimo - si poggia sulle produzioni di Giorgio Assi, capace non solo di leggere ogni piccola sfumatura dei pensieri dell'artista, ma abile a tradurle chirurgicamente, sfornando uno spaccato sonoro contemporaneo e mai banale.
ACARO aveva già fatto percepire l'ecletticità quasi bipolare del suo universo musicale, presentando negli scorsi mesi brani agli antipodi come "Hikikomori", in cui sono la sua delicatezza e fragilità a prendere il sopravvento, ad altri come "Sexting King" in cui invece svela il suo alter ego sfacciato ed intraprendente.
Una cosa è sicura: questo disco è la prova di un talento che sa raccontare la sua generazione alla perfezione. E se la musica non bastasse, non c'è problema: c'è anche la graphic novel realizzata in collaborazione con il fumettista MARGIO e stampata in tiratura limitata ad accompagnarla: un racconto per ogni brano, tanto diversi quanto fantasiosi tra loro, ad inquadrare (o forse a far perdere del tutto l'orientamento) e completare il lavoro di un artista da amare incondizionatamente.