Negli anni hanno aperto una via nuova al rock (in) italiano; scritto una manciata di canzoni che sono rimaste nell’immaginario collettivo di almeno tre generazioni; collegato Mina, Sanremo e Greg Dulli grazie ad un approccio al rock tanto autoriale quando sanguigno. Insomma: un’istituzione della musica del Belpaese, ma che dell’istituzione non ha né la staticità tutta italica né la ripetitività di chi ha percorso e costruito un pezzo di Storia.
Piuttosto un laboratorio creativo che negli anni ha partorito dischi fondamentali, festival (Hai Paura Del Buio?, Tora Tora), compilation (Il Paese è reale) grazie soprattutto all’inquieto spirito di iniziativa del loro leader Manuel Agnelli. “Folfiri o Folfox” è solo l’ultima creatura di una band che è prima di tutto un approccio alla musica, alla cultura e all’esistenza. Per combattere (e sconfiggere) “Quello che non c’è”.