A distanza di 3 anni dall'ottimo The Giant tornano con una nuova fatica discografica gli Ahab con un concept intitolato The Boats of the Glen Carrig, chiaramente ispirato al romanzo di William Hope Hodgson, il cui titolo nell'edizione italiana è Naufragio nell’ignoto. Se ai più quest'autore è sconosciuto, non si può dire lo stesso per il celeberrimo H.P. Lovecraft, trattandosi di uno dei suoi scrittori preferiti nonché una delle massime fonti di ispirazione delle sue visioni deliranti e morbose.
Non è un caso che i ragazzi tedeschi abbiano scelto l'opera di Hodgson: l'alternanza dei momenti nel quale l'oceano scatena tempeste apocalittiche facendo emergere dalle sue profondità entità mostruose e lo scemarsi della furia del mare in parentesi caratterizzate da una calma surreale in cui i componenti dell'equipaggio si trovano momentaneamente sospesi, ben si addicono all'alternarsi delle sfuriate doom e dei momenti delicati caratteristici dalla band.
Al di là dell'evidente compatibilità vi è un'ammirevole perizia con la quale Droste & soci sono riusciti a far combaciare le parti musicali con quelle del romanzo; perizia che non è solamente limitata alla “corrispondenza” tra parole e note ma che si riversa anche sull'aspetto produttivo e compositivo.