Aldo D’Orrico nasce nel 1979 a Cosenza e possiede una voce acuta e graffiante, tale da rovinare le pareti dei luoghi in cui si esibisce. Romanticamente innamorato del metal (tra le sue prime passioni) e fortemente predisposto alla musica d’autore, all’età di 13 anni imbraccia la sua prima chitarra.
Diventa chitarrista dei Miss Fraulein, dalla cui formazione nascono due album autoprodotti (Tob was my monkey e Aprofessionaldinnerout) e un terzo per Mk records e Indipendead records, The secret bond. Il gruppo si esibisce in di concerti in tutta Italia e partecipa ad importanti festival quali l’Heineken jammin’ festival, l’Ypsigrock, Arezzo Wave e altri. Aldo prende lezioni dal maestro Lutte Berg e perfeziona i suoi rudimenti di blues e rock’n’roll nei Texaco jive di J.J. Guido, vera formazione-scuola per musicisti, che diventa internazionale quando la band è chiamata ad accompagnare le tournée italiane della cantante newyorkese Amy Coleman. Innamorato di Beatles, Pink floyd, Beach boys e Flaming lips, ma anche di folk, blues e R’n’r, scopre il Bluegrass, fondamento di molta musica made in Usa. Nel 2008 fonda insieme a Mario D’Orrico (mandolino) i Muleskinner boys, con cui porta in giro il verbo del bluegrass; genere, questo, di cui apprende i segreti dal grande chitarrista acustico Russ Barenberg. Fa inoltre parte con la sua chitarra del progetto Kyle di Michele Alessi (Captain Quentin) e dell’ensamble 4+20 con Mirko Onofrio e Stefano Amato (entrambi nella Brunori Sas). Al the coordinator è l’ultima declinazione della musica di Aldo. Blues, bluegrass, folk, tutto si fonde nella sintesi di chitarra e voce che è alla base del suo orizzonte sonoro.