Chitarrista, polistrumentista e produttore di Brescia, Alessandro Stefana, per tutti ormai "Asso", ha costruito negli ultimi due decenni un percorso artistico personale e lontano dai riflettori, ricco di collaborazioni con grandi artisti italiani e internazionali come Mike Patton, Micah P. Hinson, Vinicio Capossela, Calexico, Penguin Café e PJ Harvey, E proprio la straordinaria rockeuse britannica ha voluto manifestare la stima e l'amicizia per il musicista italiano collaborando, in veste di produttrice esecutiva, alla realizzazione del suo nuovo disco. Una raccolta di brani in gran parte strumentali, che muove dal folk - grazie a una strumentazione fatta di chitarre acustiche, lap steel, organo e violini - per approdare in lidi sonori onirici e dilatati, quasi ambient; "un viaggio di profonda introspezione che parte dalle terre polverose del folk fino ad innalzarsi alla polvere di stelle", come recita il comunicato stampa. Non un album solo strumentale, si diceva: verso la fine del disco (e così nel live) fa infatti capolino una voce: è quella, fantasmatica, profonda, da far accapponare la pelle, di Roscoe Holcomb, figura fondamentale della musica popolare americana del Novecento, recuperata da Asso negli archivi dell'Istituto “Smithsonian Folkways”. Attorno ad essa l'italiano ha costruito gli arrangiamenti per i traditional “Born and raised in Covington”, “I am a man of costant sorrow” e “Moonshiner", tre brani di grande potenza e forte suggestione.