L'ensemble d'archi guidato da Alexander Balanescu, si appropria della musica dei Kraftwerk e ne fa un album memorabile: “Possessed”. Correva l'anno 1992 e mai si sono sentiti arrangiamenti più azzeccati. Dall'electropop di Düsseldorf alla classica contemporanea di Bucarest: “Robots”, “Das Model” e “Autobahn” poche altre volte sono sembrate tanto drammatiche e piene di significato. Nell'intento di avvicinare la musica classica contemporanea al mondo moderno il Balanescu Quartet da sempre si è proposto al pubblico in modo eclettico, rivisitando e riarrangiando brani di altri noti artisti che si scostano molto dagli ambienti della musica da camera come la pop elettronica dei Depeche Mode, degli Yellow Magic Orchestra e dei Kraftwerk appunto, e suonando assieme ad artisti e gruppi molto eterogenei come David Byrne, Gavin Bryars, Michael Nyman, Rabih Abou-Khalil, Kevin Volans, Hector Zazou, i Pet Shop Boys, gli Spiritualized e i To Rococo Rot. www.balanescu.com