Cantante e chitarrista, rappresenta la quintessenza della vocalità jazz, erede di un'arte, quella dei crooner, che in passato ha prodotto grandi interpreti ma che oggi non è molto prolifica. Artista garbato, mai sopra le righe, incline ad una consapevole e colta classicità, Harris è stato nominato dall'annuale, prestigioso referendum dei critici di Downbeat "Rising star jazz vocalist". In America questo titolo è la consacrazione ufficiale di una stella. Non poco ha contribuito alla scoperta di Harris l'ultimo suo disco, Black Bar Jukebox, un omaggio alla musica di ogni genere - soul, jazz, blues, l'anima, country, r&b - che si ascoltava dai juke box nelle varie epoche musicali, dalla swing era di Count Basie al pop rock di Elton John. Ma come il pubblico di UJ sa bene, è dal vivo che artisti come Harris danno il meglio.
Certamente è motivo di orgoglio per Umbria Jazz aver creduto in Allan Harris e aver preceduto, nella sua scoperta, i più importanti critici americani.
Anche quest'anno Harris sarà naturalmente ospite fisso del festival.