Prima dell'intrattenimento il messaggio, una dimensione che porta ad associare il nome di Aloe Blacc a quello dei grandi della musica nera: dal poeta Leroi Jones/Amiri Baraka a Krs-One, passando per Gil Scott Heron e Curtis Mayfield. Da Orange County, California, il vento è quello dell'emancipazione culturale. E tra i solchi di un album che mirabilmente mette insieme soul, hip-hop e funk d'antan ci sono temi ricorrenti e canzoni da lustrarsi gli occhi. Il cambiamento sociale pur se non chiaramente espresso nei testi di "Good Things" è una costante nei pensieri del nostro uomo, che licenzia il nuovo album per Stones Throw, coadiuvato in studio dal rodato team Truth & Soul che arrangia – con una patina genuinamente vintage – queste meravigliose pepite di black consciousness. Leon Michels e Jeff Silverman sono gli ingegneri del suono (da El Michels Affair al ritorno in pompa magna di Lee Fields, un biglietto da visita quanto meno eclatante) e il loro è un lavoro da perfezionisti, confezionare le basi più dinamiche per il timbro di un giovane soul man, che sa portarci per mano dentro e fuori dal ghetto. Dal singolo apripista "I Need A Dollar" – già utilizzato nella serie How To Make It In America – alla semi ballad strappalacrime "Momma Hold My Hand", attraverso il monito "Hey Brother", un viaggio a tinte chiaroscurali nell'America nera, quella che quotidianamente lotta per l'autodeterminazione e l'affermazione sociale. Laureatosi nel 2001 presso la University of Southern California, Aloe è l'archetipo del nuovo intellettuale di colore, che fa riferimento ad Henry David Thoreau e Ralph Waldo Emerson, all'esistenzialismo francese, come a Oprah Winfrey, Tavis Smiley e Cornel West. Promettente MC agli esordi Aloe è oggi un fine scrittore, che puntella i suoi testi con i suoni del vecchio e nuovo ghetto. The Real Life is now! www.aloeblacc.com