Amirtha Kidambi è tra le personalità più innovative e originali sulla scena del jazz di ricerca contemporaneo. Vocalist e compositrice, ma anche esperta sperimentatrice elettronica e virtuosa di harmonium, Kidambi è anche didatta e animatrice culturale, con progetti spesso incentrati sul rapporto tra creazione musicale e rinnovamento culturale e sociale.
Una solida preparazione accademica e una notevole fantasia improvvisativa le hanno permesso di avviare negli anni collaborazioni durature con tanti protagonisti del jazz di oggi come Mary Halvorson, Luke Stewart, Darius Jones; oltre che con grandi maestri come William Parker, Muhal Richard Abrams e Robert Ashley, tra i tanti.
Il quartetto Elder Ones è tra i suoi progetti più riusciti e longevi, e negli ultimi anni si è guadagnato un posto di primo piano sulla scena del jazz d’avanguardia newyorchese, grazie a due dischi riuscitissimi, Holy Science(2016) e From Untruth (2019), entrambi pubblicati da Northern Spy, con un terzo in arrivo nella primavera del 2024.
In questo progetto Kidambi si divide tra voce, harmonium e sintetizzatori, coadiuvata da altri giovani talenti come Alfredo Colon e Matt Nelson ai sassofoni, Lester St. Louis al basso e Jason Nazary alla batteria. La musica proposta dal gruppo continua la lunga tradizione del free jazz militante degli anni ‘60 e ‘70, con una forte attenzione verso temi legati a discriminazione razziale e giustizia sociale, declinata in forme musicali sempre nuove e attuali. Accanto a strutture più tradizionali, mutuate da free e spiritual jazz, troviamo quindi originali divagazioni timbriche incentrate sulla libera improvvisazione, potenti canti di protesta e vocalizzi astratti, ampie parentesi elettroniche e groove irresistibili.
Il risultato è un amalgama sonoro di grande intensità e freschezza, capace di coinvolgere immmediatamente l’ascoltatore e stimolare allo stesso tempo una profonda riflessione sulla contemporaneità, in constante dialogo con il mondo in cui viviamo.