"Parlare di Andhira richiede molta attenzione, è parlare di un’esperienza musicale che va oltre la partitura stessa: è un “tesoro” nel panorama musicale e teatrale contemporaneo.La loro ricerca è a dir poco straordinaria per qualità, quantità e forma" - Ruggero Sintoni, Direttore di Accademia Perduta, Teatri di Romagna
"Con la loro musica costruiscono un sogno reale che noi possiamo vivere; un momento di meditazione, paesaggio naturale e spiritualità come ebbrezza nella sua semplice sonorità per un mondo che non deve morire." Marcia Theophilo, Poetessa e Candidata al Premio Nobel
“Fusioni e contaminazioni nate ai confini di culture musicali “importanti” generano nei casi più fortunati universi sonori davvero originali e profondamente ricchi dal punto di vista contenutistico e innovativo. Il caso degli Andhira a questo proposito mi sembra particolarmente significativo. Davvero Complimenti" Mauro Pagani
Ad Andhira un genere musicale sta stretto, si può parlare invece di un animo musicale randagio, dal quale prende vita un repertorio mutevole nella forma e nello stile di ogni singolo brano, passando per tradizioni classiche e popolari, labili confini mediterranei, agili profili di sardità e altro ancora. L’organico comprende tre voci femminili, e un pianoforte, occasionalmente a loro si unisce un percussionista.
La loro produzione discografica comprende due gemme che hanno ricevuto consensi notevolissimi nel mondo della musica etnica.