Dopo aver dato il via alle registrazioni di “The Party” in Germania, nei primi mesi del 2014, Andy Shauf, cresciuto in una piccola città del Saskatchewan, li ha completati a Regina, in Canada, occupandosi dell’incisione di tutti gli strumenti, con l'eccezione degli archi, gestiti da Colin Nealis.
Con “The Party”, Shauf, cresciuto in una piccola città del Saskatchewan, crea magistralmente un cast di personaggi memorabili ed unici.
“The Party” è il racconto di un “classico house party americano” (Ondarock), dove ogni canzone ritrae alla perfezione un personaggio: c’è la ragazza che balla da sola al centro della stanza con gli occhi di tutti puntati su di lei, c’è quello che rivela i proprio segreti, quello che mentre bella con una ragazza si accorge che assomiglia stranamente alla sua ex, c’è il corteggiamento fuori luogo e c’è chi addirittura passa a miglior vita.
Il quadro è magistralmente dipinto da chitarre distorte, sezioni d'archi, clarinetti e synth, il tutto accompagnato da pianoforte, chitarre acustiche e batteria.
“The Party” non è esattamente un concept album, è più un “album after-party”. Un album da hangover, quando solo le canzoni di Shauf possono dare un senso a quanto è successo la sera prima.
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