Ironico e riflessivo, spensierato ma terribilmente serio. VECCHIA BIRO (Isola Tobia Label), il primo album del cantautore e chitarrista siciliano ANTONIO AGNELLO, nasce all’insegna dei contrasti (e 'Contrasti' non a caso è il titolo del brano che apre l'album). Un intreccio di generi musicali attraversano il disco - classica, pop, blues, jazz, bossa nova, tango, swing, etnico popolare – regalando all’ascoltatore un sound mai monotono, a tratti piacevolmente retrò, il cui filo conduttore è sicuramente la chitarra. E’ il risultato di uno studio che mira alla ricerca di nuove dinamiche musicali, di uno stile personale che non vuole in alcun modo strizzare l’occhio alle tendenze omologate.
Dieci tracce in tutto (una strumentale) per un album autobiografico, ma non autoreferenziale, che prende spunto dalla vita dell’autore per raccontare la vita di tutti. Più meditativo di quanto possa apparire al primo ascolto.
C’è anche una ghost track: non un brano qualsiasi, ma proprio quello che dà il titolo all’album.