789bet new88 j88 33win fun88 bongdalu xoilac tv 79king 789win kqxsmn kqbd rong bach kim xsmtr i9bet go88 cwin m88 j88 33win fun88 bongdalu xoilac tv 79king 789win kqxsmn
Scopri tutte le informazioni di are weapons, concerti, spettacoli, date eventi, tour, biglietti
Scopri i concerti in italia e in europa Milano - Bologna - Roma - Palermo - Torino - Parma - Pesaro - Firenze - Rüsselsheim - Karlsruhe - Rimini

Live Bands

ARE Weapons

Scopri tutto su are weapons, concerti, eventi, news e molto altro!

Una copertina completamente nera. Il nome ed una faccina dipinta: tipo i Kiss ma filtrati attraverso la fantasia distorta, mutante ed allucinata del maestro John Carpenter. Insomma un artwork non proprio rassicurante per l’esordio degli A.R.E. Weapons, giovane duo proveniente da New York e subito messo sotto contratto dalla lungimirante Rough Trade. Spacciati inizialmente come la next big thing del 2003 in realtà sono passati piuttosto sotto silenzio, almeno in Italia. E nessuna delle due cose è giusta o ben ragionata: Matt McAuley ed il suo compare Brain F. Mcpeck non sono certamente una grandissima scoperta ma neppure da ignorare. Il loro debut album mostra sin da subito le sue coordinate: l’iniziale Don’t Be Scared è un bel misto di riff pesanti, elettronica post-jungle, canto disperato e sintetizzatori abbastanza evocativi. Se ad una prima descrizione l’insieme sembra ok, meno convince all’ascolto causa la banalità dell’insieme. La notevole urgenza comunicativa figlia del punk viene ben presto smontata da molte ingenuità e da una produzione molto electroclash che appesantisce ed appiattisce il tutto (soprattutto nei pezzi più tirati, di cui gli unici a salvarsi sono per me l’invettiva ultraterroristica di Fuck You Pay Me ed una Bad News che cita palesemente i Beastie Boys più cattivi ma non sfigura). Al contrario convincono maggiormente la tracce più rilassate (o meglio meno aggressive), nelle quali spariscono sia i riff davvero poco originali sia la disperazione vocale che fa troppo già sentito: ottime canzoni, quasi destrutturate, che mostrano una bella vena compositiva sono Strange Dust, Black Mercedes: esemplari eccellenti di una non trascurabile vena industrial-ambient del duo. Bella anche la conclusiva, corale e ricca di spleen Hey World. In conclusione un buon disco, niente di travolgente: sa mostrare belle carte per il futuro anche se ancora a prevalere è un’ingenuità di fondo che pregiudica il risultato finale. www.areweapons.com www.myspace.com/areweapons

ARE Weapons è presentato in Italia da

Altre informazioni

Tutti gli eventi per are weapons

Nessun evento presente