Il nome dice tutto. Atomic punta sulla forza ritmica e sonora quali elementi espressivi trainanti in una musica che aggiorna i caratteri più libertari del jazz europeo. Atomic è l'altra faccia della medaglia della musica scandinava, spesso identificata con un lirismo meditativo e una calma glaciale. Qui invece ogni cosa è in combustione, dalla febbrile eccitazione della sezione ritmica agli intrecci sulfurei delle polifonie tra sassofoni, tromba e pianoforte. Atomic nasce nel 2000 e mette insieme solisti svedesi (Ljungkvist, Broo) e norvegesi (Wiik, Håker Flaten, Nilssen-Love) che condividono una sana passione per il freejazz storico americano, per l'improvvisazione europea e per i grandi autori senza tempo. Lo straordinario talento dei singoli, unito all'affiatamento collettivo trovato sui palcoscenici di tutto il mondo, rende Atomic un'esperienza musicale all'avanguardia della scena odierna. La front-line dei fiati, formata da Fredrik Ljungkvist e Magnus Broo è legata stilisticamente al linguaggio post-bop, aperto a tutte le possibilità armoniche. La ritmica, formata da Ingebrigt Håker Flaten e Paal Nilssen-Love è ben nota invece per l'esperienza nel magma della sperimentazione e della musica radicale: la coppia ha suonato in decine di combinazioni sia in Europa che in America e Giappone, è componente stabile di “The Thing” (con cui si è già esibita in “Ostinati!” lo scorso anno) e si trova spesso impegnata in avventure musicali accanto a Peter Brotzmann, Ken Vandermark, Jim O'Rourke, The Ex, School Days, Bugge Wesseltoft, Circulasione Totale Orchestra, Electrics e molti altri. Il pianoforte di Wiik è l'elemento di sintesi, l'ancora melodico-armonica che permette al gruppo di fluttuare dentro e fuori dagli schemi formali. La miscela di Atomic permette di gustare grande jazz a tutti, sia a chi ama gli assoli brucianti accompagnati dal ritmo costante o frastagliato, sia chi invece predilige l'astrazione imprevedibile, carica di palpabile tensione. www.atomicjazz.com