“Mister Rabbit è tornato da un misterioso viaggio non molto tempo fa. Dopo quell’esperienza si è barrica dentro casa, vivendo in una perenne penombra. Un mattino qualsiasi riceve una telefonata misteriosa, che lo getta nel panico e potrebbe cambiargli la vita per sempre. Rabbit esce molto di rado, concentrando tutti i suoi impegni in poche ma fittissime giornate. Interminabili riunioni, incontri in segreto, consulenze costanti. Mr Rabbit, nonostante il suo evidente stato di angoscia e di irrequietezza si sforza di mantenere, almeno in pubblico, il suo consueto comportamento..." Ispirato a opere come “Animals” dei Pink Floyd e “La fattoria degli animali” di G. Orwell, “The Animal Age” è un concept album che si costruisce, pezzo dopo pezzo, disegnando una storia fatta di soli suoni e suggestioni. I brani che lo costituiscono infatti sono composizioni strumentali, in cui il compito di raccontare è demandato alla costruzione di un universo sonoro scuro e ipnotico, in cui la contaminazione sembra dominare, facendo incontrare il “classic-rock” con elementi prog, industrial noise, elettronici, ma anche acid jazz e funk. “The Animal Age” è un'allegoria della nostra società, una rappresentazione dell'eterna lotta tra potere e classe lavoratrice. Ma mentre i vertici della società continuano ad esercitare, consapevoli, il loro potere e ad abusarne, la gente comune vive un'esistenza veloce e automatizzata, tesa ad anestetizzare le menti, così che non riesca a riconoscere il sopruso se non una volta subìto, sprofondando così in una spirale di depressione e disperazione che li rende ancor più vulnerabili e manovrabili. Ed è così che Porci e Conigli tramano a discapito dell'Asino. Ma non è un racconto disfattista ed esclusivamente fosco. Le speranze di salvezza sono tutte riposte nelle nuove generazioni (gli Okapi), che con l'aiuto della cittadinanza insorta (i Topi) proveranno a sovvertire un sistema ormai marcio e corrotto. https://www.facebook.com/attentionslap http://soundcloud.com/attention-slap