La musica? Per loro è un viaggio infinito, misterioso ma rassicurante. E' una bellissima serata di maggio, il sloe nonsi è ancora assopitos nr n si a ancora assopito e il mare sembra davero una "tavola blu". Gli Aut Aut sono puntuali, sorridenti, anche se per parlare con me hanno dovuto anticipare di mezz'ora il loro arrivo nel locale in cui suoneranno. Sembrono dei ragazzini, in realtà suonano insieme da più di undici anni; hanno parlecipato a numerosi concorsi tra cui "Musica è" nel '95, in cui sono risultati il miglior gruppo del circondario musicale, hanno poi spalleggiato Fabio Concato al teatro Nuovo di Dogana sempre nel '95. Nel '97 invece, la Flying Records ha pubblicato un loro pezzo dal titolo "Questa vita presente" sulla compilation Emergenza Rock. Gli Aut Aut sono: Michelangelo Mineri (voce e chitarra), Andrea Monti (batteria), Athos Nanni (basso), Larry Louis Tomassini (chitrra e voce). Che cosa significa per voi suonare dal vivo? «E sicuramente il nostro scopo e sempre una grande soddisfazione, gli strumenti consentono un rapporto immediato col pubblico e di conseguenza ci permettono di capire se il feeling è quello giusto. Duronte i concorsi poi, suonare dal vivo è un bel modo di misurarsi, di confrontarsi con gli altri, così possiamo ricovare meglio nuovi spunti, nuove ispirazioni". La musica, che cos'è per voi? «È qualcosa di vitale, di assolutamente indispensabile, una vera droga; la musica per noi è tante cose, è soprututto una gioia, una valvola di sfogo, un modo diverso per farci raccontare la nostra storia, ci permette di viaggiare lontano, anche senza meta». Quanto conta la tecnica per un musicista? "E' importante, con una discrets tecnica un musicista riesce ad eseguire i brani con più fluidità e semplicità. Noi abbiamo studiato e ci è servito, anche se siamo convini che non si finisca mai d'imparare; la perfezione, anche in musica non esiste,bisogna sempre lavorare duro e cercare di migliorararsi ogni giorno di più". E l'umprovvisazione? "E' parte integrante della tecnica, solitamente durante i concerti ci basta uno sguardo d'intesa tra noi e partiamo per un viaggio di suoni ed atmosfere assolutamente "fuori programma", l'improvvisazione è una bellissima forma di espressione per un musicista". Quanta importanza attribuite al al giudizio del pubblico? «Moltissima importanza, in in fondo è al pubblico che indirizziamo la nostra musica, quindi dobbiamo essere molto attenti alle reazioni , alle espressioni, al "calore", delle persone che abbiamo di fronte. Fortunatamente al Barge abbiamo un nostro pubblicoo che ci conosce e ci segue: il primo esame con loro lo abbiamo superato. Comunque tornando ai giudizi, anche quelli negativi, a meno che non siano cattiverie gratuite, li prendiamo in maniera costruttiva, per cercare di conoscere". Qual'è il vostro punto di forza? "E' senza dubbio la nostra intesa, sono passati ormai quindici anni da quando siamo partiti e l'affiatamento non si è mai affievolito, si rispecchia nella musica, nell'insieme dei suoni che escono dagli strumenti. Siamo molto diversi tra noi, ma questo non fa che rafforzare "l'ensemble", anche perchè siamo molto amici, anche al di fuori della musica». Mollereste tutto per tentare il successo all'estero, magari in Spagna o nei Paesi latini ,come la Pausini, Ramazzotti o altri? «Di corsal E chi non lo farebbe? Magari riuscie fafeóbe? Magari riusciremmo a sfondare come Albano e Romina». Andreste anche al Fesfival di Sanremo? «Certo, senza esitazioni. I Festival è purtroppo l'unica "vetrina" in Italia per i musicisti, l'unico modo per farsi conoscere al grande pubblico, quindisi, lo faremmo volentieri". Musicalmente vi sentite appagati? "Sì, anche se ci piacerebbe suonare per mestiere, vivere con la musica, poi la fama sarebbe una conseguenza, per il momento continuano a divertirci e a divertire, e questo è già tanto". C'è qualcosa che può infastidirvi durunte un concerto? «Sì, suonare in ambienti ristretti per esempio, oppure dover subire delle restrizioni sui volumi, ci irritano i guati tecnici, imprevisti del mestiere!" E per finire, chi di voi ha maggiore successo fra il pubblico femminile? «Michelangelo, il cantante. E'senz'altro il più bello del gruppo, e pio si sa, il cantante è la figura carismatica per eccellenza!" Sarabbe bello continuare a parlre con loro, ma sono ormai le 21,30, il tempo a nostra disposizione è terminato: è tardi, gli Aut Aut devono ancora montare il loro impianto e il pubblico sta arrivando. Ciao ragazzi, in bocca al lupo, e speriamo di vedervi presto... magari al prossimo Festival di Sanremo.