Anticipato dal brano “Cadere o Volare”, l’album “Orlando: le forme dell’amore” del Banco del Mutuo Soccorso è uscito in autunno per l’etichetta Inside Out Music/Sony Music Group. Il riferimento ariostesco non è casuale. L’eponimo album di debutto – il cosiddetto “Salvadanaio”, dalla formidabile copertina, uscito nel 1972 - iniziava con “In Volo”, e nei suoi versi veniva evocato il personaggio di Astolfo e il suo Ippogrifo, il cavallo alato, due figure centrali dell’”Orlando Furioso”, poema capolavoro del Rinascimento italiano.
Vittorio Nocenzi, fondatore e guida del gruppo, ha lavorato al concept musicale di “Orlando: le forme dell’amore” per molti anni, insieme al figlio Michelangelo e al romanziere e sceneggiatore Paolo Logli. Un immenso lavoro in studio pienamente rappresentato in quest’album epico, che fissa nuovi parametri per gli appassionati di progressive rock. Indubbiamente il Banco è sempre stato legato alle proprie radici, ma "Orlando: Le Forme dell'Amore" è la prova definitiva di come il rock prog tradizionale possa evolversi in una moderna, nuova, miscela di suono e spirito.Rivisitare, ispirandosi liberamente ad esso, un poema del XVI secolo attraverso composizioni di rock progressive e descrivere i fatti e gli ideali dell'epoca è stato uno sforzo non indifferente.