Nato a Glasgow, classe 1943, ha sempre accostato con raffinatezza e sapienza le diverse anime della cultura e del patrimonio popolare, a partire dalle isole britanniche, per rileggere parallelamente anche il blues, il jazz e la canzone d’autore (di cui Woody Guthrie resta un maestro e un punto di riferimento imprescindibile). Jansch, prima insieme a John Renbourn, poi con i Pentangle (fondati con l’amico nel 1967) e quindi in solitudine, costituisce una sorta di memoria storica di tutta una generazione partita dalla rivisitazione del folk. E se una formidabile spinta a livello internazionale venne dai dischi con i Pentangle, è come prolifico autore e virtuoso della chitarra che Jansch ha guadagnato credito unanime tra il pubblico, la critica e gli stessi colleghi. Dopo alcune stagioni di produzione rallentata per problemi fisici, Jansch è tornato di recente agli standard migliori con album di grande spessore ed emotività, che sono prova delle sue qualità artistiche. Il suo ultimo CD è “Edge of A Dream”, pubblicato dalla Sanctuary nel 2002. www.bertjansch.com www.myspace.com/bertjansch