Bettye Lavette - I've Got My Own Hell To Raise **** «Una delle più grandi e sottovalutate cantanti R&B», scrive Elvis Costello a margine di quest'album, e viene da dargli ragione. Questa signora vicino ai 60, originaria di Detroit, è in effetti in giro da oltre quarant'anni e non si può dire non abbia avuto le sue occasioni. Ha inciso molto, anche se per lo più singoli, e per piccole etichette, si è affacciata fino alle zone basse delle classifiche ma non ha mai trovato il modo di lasciare il segno e di essere accettata ai massimi livelli. Sempre come interprete, comunque, perché come ama dire «mi viene bene fare l'editor più che l'autrice, se trovo una bella storia sono capace di renderla più bella ma non di inventarmela». «Il dolore non ha mai avuto un suono così particolare», scrive un'altra ammiratrice, Bonnie Raitt: o forse sì, questo soul pervaso da debolezza e lucido sguardo alla vita, orgoglio audacia vulnerabilità, ricorda tanto le migliori pagine di un'altra interprete della dannazione quotidiana www.bettyelavette.com