BEVEL Turn The Furnace On Non si può fare a meno di applaudire il debutto in proprio di Bevel, al secolo Via Nuon (un nome che già sembra uno pseudonimo), già relativamente noto per essere parte dei Drunk. Una collezione di dodici quadretti dai tratti essenziali e dalla poesia intensa che rimandano ai Red House Painters più scarni e in qualche frangente - The Husband è clamorosa - più che allo Skip Spence adombrato dai mentori discografici del Nostro a un altro ex-Jefferson Airplane, lo Jorma Kaukonen di quel rimosso capolavoro chiamato Quah. Con il blues più in fondo al cuore che nelle corde della chitarra.