Scritto a Londra dopo l'uscita di “Cavalcade”, “Hellfire” si basa sugli elementi melodici e armonici del suo predecessore, espandendo al contempo la brutalità e l'intensità del loro debutto, “Schlagenheim”. Come lo descrive Greep: "Se Cavalcade era un film drama, Hellfire è un film d'azione epico" che parla di dolore, perdita e angoscia.
Mentre le storie di “Cavalcade” erano raccontate in terza persona, “Hellfire” è presentato in prima persona e racconta le storie di personaggi moralmente discutibili. Ci sono monologhi drammatici che fanno appello al nostro senso degradato di giusto e sbagliato. Non si è mai sicuri se ridere o essere inorriditi.
La creazione di “Hellfire” ha richiesto sei mesi e ha visto la collaborazione della produttrice Marta Salogni, già al lavoro con la band per l'opener di “Cavalcade”, "John L.".
Vivere la band dal vivo, sentire la potenza della tensione che si accumula appena prima di ogni loro catartica ed esplosiva uscita, è essenziale per comprendere i balck midi. Dal vivo, insieme a Geordie Greep, Cameron Picton e Morgan Simpson, ci sono anche Kaidi Akinnibi (ottoni) e Seth Evans (tastiere).