La creatura di Paolo Messere Blessed Child Opera torna in vita, 6 anni dopo Love Songs/Complications. Il processo creativo non è comunque mai stato interrotto, con il doppio album Masculine/Feminine pubblicato nel 2021 come Ostara’s Bless, e i due album realizzati come The Big Self (2022/2024), che hanno esplorato direzioni più elettroniche.
Nei dodici episodi oscuri e liberatori di Red Flags il romanticismo folk-rock tipico di Blessed Child Opera e il colorato mondo etnico ascoltato in Masculine/Feminine sono arricchiti da mantra digitali, bassi post-punk e texture new wave.
Cos'è Red Flags?
Uno dei sogni più grandi di un essere umano ai tempi dei social network è quello di poter esprimere la propria essenza spirituale attraverso le parole: raccontare storie, esprimere pensieri come liberazione, ma anche come mezzo per aiutare coloro che hanno attraversato una sorta di perdita di identità, avendo perso il contatto con se stessi e con gli altri.
Quando non è possibile né sicuro farlo pubblicamente, l'escamotage è scrivere un album, un libro, creare qualcosa per curare quelle ferite che non possono altrimenti essere curate.
È proprio da qui che Red Flags ha avuto origine.
I brani nascono da un'anima deragliata, devastata da eventi e abbandoni.
Le "bandiere rosse" sono un'immagine che indica i confini dei comportamenti da non oltrepassare, da non mettere in discussione.
Red Flags non vuole essere un manuale di pronto soccorso o un decalogo per menti malate o tossiche, ma semplicemente un esempio di come l'anima, il cuore e la testa possono reagire alla perdita e alla separazione.
La musica è un lamento e un anelito dell'anima, impegnata in un dialogo armonioso tra la realtà com'è o com'era e come avrebbe dovuto essere.