Blick Bassy proviene dal Camerun e dopo un'attività con varie band nel suo paese natale si è trasferito in Francia dove ha intrapreso la carriera solista, adesso giunta al terzo disco. "Akö" nella lingua bassa, una delle circa 250 lingue parlate nel suo paese, è un affettuoso nomignolo con cui si indicano tra loro le persone anziane, ma l'idea di partenza di questo lavoro trae origine da una foto del bluesman americano Skip James, alla cui musica rurale il camerunese ha voluto ispirarsi.
«Il modo di cantare di Skip James mi ha ricordato quello di un anziano musicista girovago, Mout Iloun, che, quando ero bambino, percorreva i villaggi del Camerun. E il suo passaggio era spesso l'unico avvenimento di rilievo dell'anno. E' per questo che i temi del disco ruotano principalmente sull'infanzia, la trasmissione del sapere, l'importanza di conoscere la storia e la cultura del paese in cui si è nati».
Quello di Blick Bassy è un viaggio musicale in cui la tradizione africana griot, presente soprattutto nella ricerca melodica e nella sezione ritmica, incontra felicemente l'intima introspezione del songwriting occidentale, fraseggi jazz e il mood del blues. Così come notevoli sono gli arrangiamenti in cui spiccano strumenti poco usuali nella musica africana come il banjo suonato dallo stesso Bassy, o il violoncello e il trombone, suonati rispettivamente dai fidi Clément Petit e Fidel Fourneyron, ai quali sono affidate le pennellate impressioniste che impreziosiscono i brani. Completano la formazione Olivier Ker Ourio all'armonica e Nicolas Repac al campionatore.