Bob Ostertag & Pierre Hébert "Between Science and Garbage""Between Science and Garbage" è uno spettacolo multi-mediale e multi-dimensionale ideato dal regista Pierre Hébert e dal compositore Bob Ostertag. Lo spettacolo, tra musica e cinema, è di pura improvvisazione. La sperimenytazione di Ostertag crea la musica da forme che vengono disegnate su una tavoletta digitale da disegno, mentre Hébert crea le immagini dipingendo su vetro, disegnando su un chalkboard e manipolando oggetti. Le immagini e i suoni sono trattati digitalmente in tempo reale attraverso un software programmato dallo stesso Ostertag. Uno spettacolo assolutamente unico; e nessuna descrizione gli rende giustizia. Pierre Hèbert, regista originario del Quebec, è uno degli esponenti mondiali tra i registi di avanguardia, con particolare riferimento al campo delle animazioni. Ha inoltre diretto un film di particolare rilievo, "La Plante Humaine" vincitore di vari premi internazionali, oltre ad aver pubblicato un testo su filosofia ed animazione. Per decenni, Pierre Hébert ha improvvisato concerti con musicisti, dove lui stesso impr vvisava animazioni dal vivo, incidendo direttamente sulla pellicola con una lama tagliente. Probabilmente è l'esponente più professionale di queste rara, oscura ma sorprendente arte. In questo progetto Hébert utilizza la computer-animation in diretta, sia il suono che il video sono creati e strutturati con l'ausilio di un software creato ad hoc da Bob Ostertag. In questa animazione troviamo una combinazione di strumenti ad alta tecnologia con scarti, rifiuti, "garbage" appunto, cosi come evocato nel titolo della performance. Essi possono così interagire in molteplici maniere controllando il lavoro sul luogo stesso: "Un lavoro interattivo in molti sensi: tra Hébert e le immagini televisive, tra Ostertag e il suono della televisione, tra Ostertag/Hébert e il software, e tra gli stessi Ostertag/Hébert." Anche se tecnologicamente estremo, "Between Science and Garbage" non celebra la tecnologia, anzi, la mette in discussione, in relazione ai corpi dei due artisti, al mondo circostante, a noi, e, di conseguenza, ai rifiuti che creiamo. Rifiuti di qualsiasi genere, biologico, ideologico tecnico e mediatico. Gli spunti iniziali sono costituiti da immagini e suoni delle notizie correnti: immagini tecnologicamente replicate di eventi umani che rapidamente passa nel reame dell'immondizia, dell'obsolescenza, concetto estremizzato dalla tecnologia stessa: niente si invecchia più rapidamente, niente diventa rifiuto quasi istantaneamente come la tecnologia che ci propinano. http://bobostertag.com