Il nuovo album dei BODEGA ‘Our Brand Could Be Yr Life’ uscirà per Chrysalis Records, ascolta il primo singolo ‘Tarkovski’.
Guarda il video di ‘Tarkovski’ - https://www.youtube.com/watch?v=e9OlwIFcNoY
A tre anni dall’uscita di ‘Broken Equipment’, i Bodega tornano con un “remake” del loro esordio a nome Bodega Bay del 2015. I Bodega Bay sono stati la prima incarnazione del progetto art rock dal tocco post-punk fondato a New York sempre da Ben e Nikki.
‘Our Brand Could Be Yr Life’ è un disco nuovo, nato certamente dalle composizioni del 2015 ma per dirigersi verso nuovi lidi e regalare ai fan della band newyorkese il miglior album che i Bodega ci avrebbero potuto donare per festeggiare il nuovo anno. Il "remake" è composto da 15 tracce, contro le oltre 30 della versione originale a nome Bodega Bay.
Nel corso degli ultimi 6 anni i Bodega sono diventati tra i principali attori della scena indie-rock newyorkese, tra i più freschi e interessanti come testimoniato dall’ottimo riscontro di vendite e pubblico di ‘Endless Scroll’ del 2018 e ‘Broken Equipment’ del 2022 (usciti entrambi per What’s Your Rupture, personalissima label dei Bodega) e dalle numerose date dal vivo anche nel nostro paese.I Bodega hanno affrontato il “remake” di ‘’Our Brand …’ come un regista potrebbe rifare uno dei suoi primi film, il che significa riscrivere le proprie composizioni e sviluppare vecchie idee verso nuove direzioni. Si tratta di un concept album sulla mentalità corporativa dell’attuale scena indipendente, in cui la band dissacra e celebra allo stesso tempo i canoni dell’indie rock contemporaneo.
Il nuovo lavoro è anticipato dal singolo ‘Tarkovski’ e dal relativo video diretto da Luca Balser. Il chitarrista e cantante Ben Hozier dice del brano: “Tarkovski è un gioco di parole con il famoso regista russo; ero innamorato del suo libro “Sculpting in Time” (“Scolpire nel tempo”), ma ho scoperto che molte delle regole e delle linee guida da lui professate per il cinema venivano infrante dalle sue stesse pratiche cinematografiche. La teoria non arriva mai a ciò che si vuole e applicarla alla pratica caotica del fare arte (pur essendo utile ed essenziale) è come sciare su un pendio selvaggio.”