“Siamo molto legati a questo nuovo album – dichiara la band – è un lavoro che riflette le nostre mille sfaccettature. Barracuda è stato un disco voluto, sudato e lungo da preparare ma che al primo ascolto regala forti emozioni per il vissuto che traspare, per la produzione musicale curata al dettaglio e mai scontata, per la freschezza dei brani. Al primo ascolto la sensazione che assale l’ascoltatore è che la tracklist sia composta da brani che ad uno ad uno potrebbero diventare potenziali singoli, al tempo stesso peró non risultano banali o appiattiti dall’esigenza di ricercare a tutti i costi una hit. Il concept del disco è la strada fatta da 4 ragazzi salentini che in questi 15 anni di carriera, tra mille sacrifici e difficoltà, in un mare pericoloso pieno di squali dove aver paura non è concesso, hanno saputo difendersi e conquistare la propria fetta nel panorama musicale senza arrendersi mai e mai rinnegando la propria identità”.

L’album è stato anticipato dall’uscita del singolo “Barracuda”, brano in feat con Fabri Fibra e Jake La Furia e il cui video ha già superato le oltre 4 milioni e mezzo di views sulla rete e da “Non ti dico No”, singolo con la grande Loredana Bertè, in altissima rotazione radiofonica per tutta l'estate, primo in classifica airplay radio dei brani più tramessi dalle emittenti italiane, tormentone estivo ufficiale e premio indiscusso "RTL 102.50 POWER HITS 2018".

Attraverso un ritornello diretto e vincente che rimane nelle orecchie sin dalle prime note, “Non ti dico no” è una vera esplosione di freschezza, una  hit lover in perfetto stile Boomdabash che esalta l’amore in tutte le sue forme. Un amore sincero che deve essere lasciato libero di volare, un amore che va contro tutto e che non ha ostacoli e nessuna costrizione. Nel videoclip del brano, diretto dal celebre Cosimo Alemà, protagoniste sono delle ragazze che in una serata spensierata vivono il loro amore (in accordo con i diritti sostenuti da anni dal movimento LGBT) mostrandolo a tutti per quello che nella sostanza è: semplicemente amore in grado di oltrepassare ogni schema e pregiudizio perché fondamentale è il diritto di amare liberamente.

Il disco evidenzia sin dai primi brani un particolare raggiungimento di maturità da parte della band che partendo dal suo particolare vissuto e con una genuina spontaneità analizza e fotografa i sentimenti del loro percorso personale e professionale. All’interno del disco non mancano i riferimenti a molte tematiche sociali care al gruppo. Da sempre Boomdabash trattano nei testi delle loro canzoni argomenti che nascono dall’attenta osservazione e analisi di alcune problematiche che affliggono la società odierna: dal bullismo, alla lotta dei diritti per l’amore tra persone dello stesso sesso sino allo schierarsi a favore di tutte quelle persone che socialmente e involontariamente risultano essere più deboli.

Da “Non ti dico no” a “Barracuda”, “Maria”, “Oro e asfalto” e “My Generation” relativamente alle sonorità il disco ben rispecchia l’inconfondibile solarità ed energia che da sempre ha contraddistinto Boomdabash, una delle migliori band reggae d’origine salentina in grado di mixare sapientemente in un tutt’uno davvero inedito e sorprendente elementi raggae, soul, drum & bass e hip hop a testimonianza della versatilità  del gruppo nel muoversi con agilità in diversi range e stili. All’interno dell’album non mancano le collaborazioni con alcuni dei migliori artisti del panorama musicale italiano, che hanno impreziosito con il loro lavoro il quinto disco della carriera di Boomdabash. Oltre ai già citati Loredana Bertè, Fabri Fibra e Jake La Furia, da annoverare anche i feat con Rocco Hunt nel brano “Gente del sud”, Alborosie nel brano “Pon di Riddim” e con Sergio Sylvestre nel brano “The Blind man story”.