“Bavota si è trovato sempre più alla ricerca di modi per distorcere e disturbare arrangiamenti e melodie tradizionali alla ricerca di una risonanza più distinta. Armato di numerosi pedali e processori di effetti esterni, Bavota manipola manualmente le sue canzoni in tempo reale mentre si esibisce” è il commento della label riguardo all’approccio di Bruno in sede di esibizione e registrazione dei brani, che per questo disco saranno dodici, mentre riguardo al titolo scelto Bruno aggiunge “Credo che le persone stiano diventando sempre più egoiste e sembra non abbiano più tempo per ascoltare il prossimo. Non c’è più empatia”, dove il disco vuole essere un invito alla riflessione, all’ascolto di se stessi per riuscire a comprendere meglio il prossimo. Ad anticipare il disco arriva in queste ore “San Junipero” con la sua progressione strutturale appare quasi come un brano post-rock e, per il sottoscritto, ha ricordato le omonime sequenze emozionali presenti nel quarto episodio, che porta lo stesso titolo, della terza stagione di Black Mirror.