CANTON
Il gruppo cult del sound anni '80
presenta
"Respiro"
In radio il quarto singolo estratto da "Ci saremo", l'album del ritorno.
Scaricalo qui
Ecco il lyric video:
www.youtube.com/watch?v=AYNe_uuSths
Dopo l'energia di "Parte del cuore" e l'entusiasmo di "Canzone nuova" e lo slow-rock "Senza me", ecco la prima ballad tratta da "Ci saremo", l'album che ha segnato il ritorno sulle scene dei CANTON, diventati famosi con la hit "Sonnambulismo" (Sanremo '84), scritta da Enrico Ruggeri ed arrangiata e trasformata dai tre ragazzi - Marcello Semeraro, Francesco Marchetti e Stefano Valdo - in un pop rock iper elettronico: sequencers, sintetizzatori e ciuffi biondi come si usava negli anni ’80.
"Uscire da un tunnel, da un periodo buio, da una depressione,
e cercare nuova aria, nuova luce, nuova vita. Liberarsi dalle catene. Dall’oscurità all’alba, in tutti i sensi!
Un brano molto personale…"
(Marcello Semeraro)
Così ci raccontano "Respiro", il quarto singolo, molto intimista ma pieno di fiducia. Una sorta di augurio verso questo nuovo anno!
...Ma, lo diciamo già, il 3 marzo arriva un nuovo singolo: "Se ci sarai"!
biografia
I CANTON sono stati un fenomeno nazionalpopolare con la hit "Sonnambulismo" (Sanremo '84), scritta da Enrico Ruggeri ed arrangiata e trasformata dai tre ragazzi - Marcello Semeraro, Francesco Marchetti e Stefano Valdo - in un pop rock iper elettronico: sequencers, sintetizzatori e ciuffi biondi come si usava negli anni ’80. Ma, ciuffi biondi e borchie glitterate a parte, erano soprattutto i contenuti - interessanti e un certo senso di rottura per il mercato italiano - la qualità, innovazione ed eleganza a farli amare dal pubblico.
La particolarità del progetto CANTON è stata proprio quella di essere stati uno dei rari esempi in cui il pop italiano è apparso in grado di confrontarsi a testa alta con la scena inglese e americana.
Dopo “Sonnambulismo” arriva “Please don’t stay", scritta e prodotta dai Canton stessi, che li ha portati a vincere “Azzurro” e a partecipare al Festivalbar ’85. “Please don’t Stay” fu pubblicata in tutta Europa, Inghilterra inclusa, cosa rarissima allora.
Gli ingredienti erano perfetti insomma per una scalata - peraltro già ben avviata - verso le vette del filone pop new wave europeo.
Fu grazie a “Please don’t Stay", infatti, che i CANTON conobbero Pete Waterman, di Stock Aitken and Waterman, produttore di Dead or Alive, Bananarama, Rick Astley, Donna Summer, Kylie Minugue, Elton John e moltissimi altri. Con lui incisero “Stay With Me”, singolo che presentarono a Canzoni sotto l’Albero ‘86 all’arena di Verona e che l'Ariston riusci a dare in licenza per distribuzione europea e nord americana alla CBS international (ora Sony Music).
E’ il 1986: mentre erano in piena registrazione, la loro casa discografica chiude le produzioni, lasciando però i ragazzi legati ad un contratto discografico che non permetteva al gruppo di muoversi autonomamente.
Tre anni di inattività forzata creano troppe frustrazioni e tensioni e portano il gruppo a sciogliersi.
Francesco si dedica in questo periodo all’attivitá di produttore discografico dance e techno (sua la produzione di Regina), scegliendo così di restare dietro le quinte, come fa anche oggi per questo nuovo progetto dei CANTON.
Marci incide il suo album solista “Rocker”, con brani scritti in parte ancora con Francesco e prodotti insieme ad Alberto Masella, bassista (ora nell’attuale line up dei CANTON, insieme a Mauro Iseppi alla batteria), album uscito come Marci Semeraro & MMS Band.
Stefano emigra negli USA, poi in Canada, dove ha continuato a lavorare come musicista.
Oggi, la musica dei CANTON è tornata, ma sia chiaro: non è un’operazione nostalgia o un remake.
Certo, se si chiudono gli occhi, i CANTON sono i Canton, e quel loro inconfondibile marchio di fabbrica si riconosce subito: un tocco glamorous, tonnellate di atmosfere British pop, riff di chitarre ben mescolate a un’elettronica avvolgente.
“La musica dei Canton di oggi è.. la musica di Canton nel 2016 - dice Marcello Semeraro, il frontman - Non ci piace il revival né la nostalgia, non ci piace dire Quelli erano bei tempi, preferiamo continuare a evolverci e portare ai nostri tempi il nostro stile di sempre: l’elettronica rimane la granda nostra passione, ma oggi c’è molto piu spazio per le ballate e per esperimenti e sconfinamenti più ampi in atmosfere rock o funky.”
Quindici anni dopo (quelli passati tra Regina per Francesco, “Rocker” per Marcello e le prime nuove sessioni del 2010) i CANTON oggi hanno nelle orecchie 15 anni in più di musica (loro ed altrui), sono oggi più consapevoli di quello che vogliono suonare, ma con lo stesso entusiasmo e stessa voglia “adolescenziale” di comunicare pop rock come prima ma con la tranquillità e la libertà di comporre veramente quello che piace senza pensare a compromessi di nessun tipo.
Liberi dalla pressione di dover avere successo a tutti i costi, la voglia di suonare è dettata da un bisogno quasi primordiale, una spinta istintiva a tornare a comporre, arrangiare, sudare su un palco, dare e ricevere energia ed fare divertire il pubblico.
Un'attitudine che in questi mesi è stata trasportata anche sul palco: uno show in stile eighties, in cui presentano le canzoni del nuovo album, ricostruiscono il loro percorso e ricordano anche i brani della scena internazionale dell'epoca che hanno maggiormente forgiato il loro sound; il tutto rielaborato in chiave attuale.