Carmen Villain, nome d’arte di Carmen Hillestad, è una musicista/producer nata a Midland, nel Michigan, e di stanza a Oslo. Archiviata una carriera da top model che l’ha portata sulle pagine di Elle, Vogue e Marie Claire pubblica il suo album di debutto nel 2013. “Sleeper” la rivela in qualità di cantautrice indie-rock influenzata dal suono ruvido degli anni 90, in particolar modo Sonic Youth e Royal Trux. A partire da questo primo tassello l’artista di origini messicano-norvegesi inizia un graduale processo di evoluzione sonora orientandosi verso strutture atmosferiche di matrice ambient. “Infinite Avenue” del 2017, pur presentando i primi segnali di questa conversione, è ancora un disco di canzoni caratterizzato da dolenti trame psych-folk e sfumature dream-pop.
È con “Both Lines Will Be Blue” (2019), primo lavoro interamente strumentale, che si compie definitivamente la transazione da songwriter a tessitrice di paesaggi ambient scaturenti dall’intersezione di modulazioni sintetiche, field recording ed influenze jazz. I successivi tasselli vedono la Villain esplorare il lessico elettronico alla ricerca di una definizione sempre più ibrida e sfaccettata i cui risultati sono efficacemente cristallizzati nella suite “Affection in a Time of Crisis” (2020) prodotta per Longform Editions e soprattutto nel dinamico “Only Love From Now On” (2022).