Carpenter Brut mette da parte la sua passione per gli Iron Maiden e si fa strada nella scena synthwave con un suono che potrebbe essere definito come un mix tra Justice, Kavinsky e Daft Punk, con l’aggiunta di elementi tratti dal campionario cinematografico thriller, horror e noir. Le sue influenze principali vengono infatti dagli show televisivi degli anni ’80 e dai B-movies, sovraccaricati poi di sintetizzatori che ci ricordano un ideale incontro fra i Justice (appunto) e John Carpenter. Il suo debutto nel 2012 passa quasi inosservato, realizza qualche remix e in breve inizia a far parlare di sé. In 65.000 lo seguono su Facebook, 14.000 i follower su Twitter, oltre 60.000 gli iscritti al canale YouTube dove i brani del suo repertorio hanno superato qualche milione di visualizzazione. Carpenter Brut omaggia la cultura post-hippie/pre-AIDS che ha posto le basi per la musica elettronica e metal, che a loro volta hanno ispirato negli anni 2000 un revival unico e violento del sound anni ’80.
Lo affianca nel tour europeo il duo di Los Angeles Youth Code, EBM synth-industrial selvaggio e low-fi con spirito DIY punk hardcore ( file under: Skinny Puppy e Front Line Assembly).