Colonna sonora di molti teen drama (“The O.C.”, “Smallville”, “Veronica Mars”), i Carry-All si posizionano a metà strada tra lo stereotipo nerd, quello punk e quello surfer, tra i Blink 182 e i Beach Boys. Dopo essere stato distribuito in Germania, Austria, Svizzera e Giappone, arriva anche in Italia “Emotivhate” (Sin Records), loro primo LP. La band trentina risulta nel complesso però alquanto impacciata: compone canzoni con l'incubo da hit, si diverte a riarrangiare classici come What a Feeling (indimenticabile hit del film “Flashdance”) in una chiave ska-punk e lo fa molto bene, ma non riesce ad andare oltre. Il disco alla lunga stanca, annoia, potrebbe fare breccia nel cuore di qualche adolescente su un accattivante montaggio da telefilm ma si accontenta di essere dimenticato un attimo dopo. Sul finire del disco Rain on me getta una luce di speranza, è il brano più maturo dell'album e porta l'ascoltatore, che nel frattempo avrà iniziato a porsi domande sulla denominazione del disco ovvero Emo-tivhate, a incrociare le dita affinché questa trascinante band punk-pop-ska possa liberarsi dall'effetto Finley e iniziare a proporre musica che non sia la sola cementificazione di un refrain. www.myspace.com/carryall