Casador seguel'indirizzo del cuore e arriva dritto a destinazione toccando le sue corde piùprofonde. Sconvolgendolo, a volte. Un ep penetrante, da far sussultare leemozioni, che entra dentro al primo ascolto e da cui è difficile separarsi. C'ètutto nella magica simbiosi di suoni e parole. Ed è il grande ritorno di Alessandro Raina solista. MariaMurone – Rockit Si rituffa in contesti internazionali Alessandro Raina: l'ep anticipa un album diaggiornamenti mitologici sulla paura della responsabilità. Story of Damocles,la titletrack e Vermillion dicono che all'artySting delle Falkland nondifettano pronuncia, consapevolezza e soluzioni fuori schema. Bildungsdisk? (7/8) Enrico Veronese – Blow Up C'è malinconia, coinvolgenti melodie, sensibilità internazionale, qualcosa di indefinibilmente britannico. La stoffa di Raina emerge in ogni suo progetto e anche qui,davvero, un otto non è esagerato. Beppe Donati (Wait! n.24) E l'uomo moderno viene raccontato con gli occhi delle donne (nei ruoli di madre e amante) che non ne consolano la caduta e che scelgono di rompere il sacrificio all'inutilità, non negando l'amore ma fermando il gioco dell'esser ombra di chi le rinnega. Un EP in cui gli intrecci di piano e chitarre liberano atmosfere di grande eleganza e cura. Amalia Dell'Osso - Losthighways Indubbiamente, è la voce l'àncora stabile ed indiscussa di questo progetto, una voce particolare e rilassante, impastata di desideri e consapevolezza. Casador sembra essere artista di riconosciuto talento ed eleganza inconsueta; molto attaccato alle atmosfere acustiche, lascia che la voce si incateni ai suoni di chitarra per far sì che ne diventi un tutt'uno con la musica. Gabriella Stufano – Extra! Un ep delicato e trasognante, che in 3 canzoni dipinge attraverso ballate dal sapore folk e surreale, la storia dell'episodio della spada di Damocle, in una moderna trasposizione a veicolare il passaggio dalla fanciullezza alla maturità dell'uomo contemporaneo. La scrittura in inglese sembra infiammare la vena più delicata di Casador, che in The Puritans sfiora la perfezione nell'evocazione ad occhi chiusi di immagini autunnali e d’altri tempi. Meraviglioso! Ilaria Rebecchi – Indie-zone Tre brani con l’ombra di Damocle presente alle spalle. Tre brani bellissimi. Riflessi sullo specchio della propria giovinezza. Nel momento cruciale dell’abbandono. Senza più pudore. Con una magnifica co-produzione di Paolo Mauri già bassista degli storici “wave” Weimar Gesang. Impressiona la title track, tra i brani più belli partoriti in codesto suolo negli ultimi anni. Emanuele Tamagnini - Nerdsattack Suoni calligrafici e descrittivi, dipingono paesaggi disabitati e distanti, in cui affiorano qua e là le vibrazioni cupe di una chitarra acustica o le intromissioni scostanti ed inquiete di un pianoforte, ad accompagnare la vocalità multiforme di Raina, capace di assumere colori diversi a seconda di ciò che richiede il brano.Un ermetico post-moderno, che propone testi criptici, ma mai banali e che ci mostra il lato 'visionario' della vita, che forse è meno 'visionario' di quello che sembra..... Marco Masoli – Indie-rock .http://casadorwords.blogspot.com www.myspace.com/songsofcasador