Stefano Poletti, già membro fondatore dei Pecksniff, esce allo scoperto con un nuovo progetto il cui scopo sembra essere quello di regredire ad una dimensione ulteriormente infantile i fraseggi surreali dal suo gruppo principale. Ad assecondarlo sono due ragazze deliziose che, grazie alla loro incompetenza, riescono a esprimere al meglio il senso dell'operazione. Elena batte sui tamburi con una verve alla Maureen Tucker mentre Silvia si esibisce in una serie di strumenti suonati meno che amatorialmente a imitazione/parodia degli arrangiamenti di George Martin per i Beatles. Su questo accompagnamento Poletti snocciola senza pudore una serie di melodie sconclusionate (e stonate) accompagnandosi con una chitarra acustica, giusto per dare una parvenza di serietà. _I risultati sono davvero ottimi (e dal vivo lo sono ancor di più). Innanzi tutto perché si recupera in pieno quella felice spontaneità e quel primitivismo che i Pecksniff stanno perdendo (anche solo come conseguenza di una maturazione strumentale). In secondo luogo Stefano Poletti si conferma uno dei migliori autori della scena indipendente italiana: se anche le sue idee sono nella media, le sa confezionare alla perfezione e, soprattutto, le abbandona prima che possano stancare l'ascoltatore. _Massimo supporto, sperando solo che non imparino mai a suonare. blog: www.thefriendlyghost.splinder.com