CEPHALIC CARNAGE “Exploiting Dysfunction” (Relapse/Audioglobe) Iniziavo a sentire la mancanza di qualche uscita di casa Relapse. Non che fosse trascorso chissà quanto tempo dall'ultimo disco (quello dei Deceased) pubblicato dalla label della Pennsylvania, però mi riferisco a un qualcosa che spacchi in quattro l'udito e che faccia capire dove sta scritta la verità in ambito metal estremo o forse sarebbe meglio dire in ambito estremo e basta. Poter usufruire di un suono simile è un vantaggio enorme sulla concorrenza, dal momento che definirlo dinamitardo non rende neppure lontanamente l'idea. Le terrificanti esplosioni termonucleari di pezzi come “Invertus Indica”, “Rehab”, “Cryptosporidium” o “Eradicate Authority” non sono solo il frutto di una band affiatata e impeccabile dal punto di vista tecnico, ma anche di un perfetto utilizzo della tecnologia di registrazione, e la differenza si sente. Stacchi furibondi (grindcore), frazioni sonore nevrasteniche (free jazz), lunghe parentesi soffocanti (sludge) e accelerazioni assassine (death metal americano). Questa è la sintesi della malsana natura dei Cephalic Carnage. Per non parlare di quella follia allucinatoria che è la title track: 15 minuti di articolazioni slow grind al limite del precipizio prima e post noise scheletriche poi! Tra Dillinger Escape Plan, Today Is The Day e Soilent Green. Scegliersi un nome come Carneficina Cefalica e riuscire a tener fede ad esso è spaventosamente entusiasmante!