I due volti della medaglia, l’eleganza e la sobrietà del Crooner e la perfidia e la sfrontatezza del Freak. Cesare Carugi probabilmente non è nessuno dei due, o forse tutti e due. Ciò che è sicuro è che “Crooner Freak”, il suo nuovo cd in uscita il 5 Aprile 2016 per MRM Records (IRD Distribuzione), è un ulteriore tassello alla sua discografia che prova nuovamente a rinvigorire la sua identità sonora. Dopo “Pontchartrain”, Cesare Carugi prova a sollevarsi dalle paludi della Louisiana e da quella linea oscura fatta di radici blues e enfasi rock. Il risultato vede a battesimo dodici nuove canzoni con uno spirito ben più libero, che vira dal punk-rock al folk, dal lo-fi al brit-pop, come una contaminazione tra la California di David Crosby, Jonathan Wilson e Social Distortion e il Regno Unito di George Harrison, Glen Hansard e John Martyn, senza dimenticare l’esperienza sui palchi di New York City e Asbury Park. Come sempre auto- prodotto, il disco vanta collaborazioni importanti, come quelle dei cantautori americani Tim Easton e Eugene Ruffolo, insieme ad altri grandi musicisti italiani e amici. Canzoni spesso sobrie e melodiche, spesso dure e incisive, spesso cosmiche e contaminate, forse il lavoro più completo di Cesare Carugi, che riassume in maniera più netta il percorso artistico del cantautore toscano.
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