CHOMSKI Tra post-rock e canzone d'autore, i Chomski - da Torino - si muovono in quel territorio di mezzo in cui la nuova scuola del “piccolo artigianato pop” (dai più mainstream Samuele Bersani e l'ultimo Niccolò Fabi ai più indie Perturbazione e Artemoltobuffa) si fonde a una musica di matrice evocativa che alterna momenti più rilassati ed atmosferici (Il prestigiatore) a movimenti dove il crescendo degli intrecci strumentali si unisce all'intensità del cantato - sempre affidato ad ospiti di rilievo - e delle parole per fondersi assieme con riuscita alchimia (ad esempio Pietra, canzone cantata da Tommaso Cerasuolo dei già citati Perturbazione). Da sottolineare il ricco carnet di ospiti (dal già citato Tommaso Cerasuolo, agli altri Perturbazione Elena Diana e Gigi Giancursi, da Mario Congiu a Paolo Manera, da Gigio Bonizio e Marco Milanesio) che contribuisce attivamente a rendere il valore di quest'opera prima dei Chomski un bell'esempio di nuovo pop italiano. Forse è un po' presto per entusiasmarsi.